CSV-DZE “Le sfide del terzo settore” – 24.04.2025

Incontri del Centro Servizi del Volontariato con le associazioni e con la cittadinanza per parlare del Terzo settore.
Il direttore del CSV Alto Adige Ulrich Seitz può snocciolare cifre impressionanti nonostante le difficili condizioni quadro con le incertezze sugli effetti della riforma del terzo settore a livello nazionale, che riguarderà anche l’Alto Adige, la riforma dello sport e la nuova legge provinciale sul volontariato con un proprio registro provinciale: secondo uno studio del Ministero del Lavoro del gennaio 2025, in tutta Italia ci sono 203,5 circoli ogni 100.000 abitanti – in Alto Adige sono più del doppio con 433,6.
Il comune di Renon guida la classifica altoatesina con 49 circoli. Oltre alle 440 associazioni affiliate – più della metà delle quali attive nel settore culturale e sociale – il DZE Alto Adige conta anche 75 soci sostenitori che si occupano di assistenza.
Negli ultimi anni l’offerta di servizi è stata costantemente ampliata e adattata alle esigenze delle associazioni affiliate.
“L’attenzione si concentra sugli aspetti fiscali e contabili”, riferisce Seitz, perché è qui che il supporto è più necessario. Nel 2024 si sono tenute quasi 2.200 consulenze, due terzi delle quali online, il 20% dopo le 17.00 o il venerdì per venire incontro ai lavoratori. Sono stati organizzati 77 eventi informativi nei comuni per raggiungere i membri a livello locale.
In totale, 51 nuove associazioni sono state lanciate tramite il DZE Alto Adige nel 2024 e sono solo poco meno di 20 le associazioni a livello nazionale che hanno cessato le loro attività nel 2024. Ciò non è dovuto principalmente a motivi burocratici, ma piuttosto al decesso o a gravi malattie dei membri del consiglio direttivo che hanno impedito di proseguire il lavoro.
Dati sul lavoro volontario dell’anno scorso 2024
Attualmente in Alto Adige ci sono 218.600 volontari; di questi, 108.000 sono attivi in 2 o 3 organizzazioni. Il 55% di loro sono uomini, il 60% ha meno di 50 anni e il 75% lavora ancora. La durata media della permanenza nel club è di 9 anni, indipendentemente dal sesso. Solo il 30% delle posizioni dirigenziali in circa 4300 club è occupato da donne. Il 54% delle organizzazioni altoatesine è accreditato per il contributo del 5 per mille.
La gamma di servizi del CSV Alto Adige: nel triennio 2022-2024, il CSV ha fornito consulenza a 1172 organizzazioni non profit.
Nell’ambito della digitalizzazione, sono stati garantiti circa 350 servizi nel 2024 per l’attivazione di servizi necessari come SPID, PEC e firma digitale. Infine, la domanda di consulenza fiscale e contabile è ancora molto elevata. Sulla piattaforma nazionale “Runts” sono stati depositati 179 bilanci e il CSV Alto Adige ha garantito oltre 400 consulenze fiscali.
51 nuove associazioni sono state sostenute nel loro percorso verso il terzo settore, mentre 17 associazioni hanno dovuto abbandonare le loro attività (soprattutto a causa di decessi o malattie). Nel 2024, il CSV Alto Adige ha garantito una media di 8 ore al giorno di consulenza in diverse aree tematiche.
Per quanto riguarda le sfide attuali, la crescente burocrazia è in cima alla lista.
I requisiti confusi per la concessione di contributi e autorizzazioni a livello statale, regionale e comunale causano spesso molti grattacapi. In particolare, ci sono scadenze e percentuali diverse, digitalizzazione lenta, programmi macchinosi, controlli non coordinati e criteri di valutazione dei bilanci, soprattutto per il riconoscimento dei bilanci, che vengono depositati nel registro nazionale standard “Runts”.
Inoltre, le associazioni aderenti soffrono per il mancato riconoscimento delle ore di volontariato e i rappresentanti legali per i lunghissimi tempi di elaborazione delle richieste di contributi e pagamenti.
La digitalizzazione, che si è fatta strada anche nel mondo associativo, rappresenta certamente un onere complessivo notevole. L’attivazione di Spid, PEC e firma digitale in particolare è spesso percepita come un fattore di stress dai comitati associativi.
Da anni si avverte un senso di moderazione, non solo dall’introduzione del Codice del Terzo Settore nel 2017, ma piuttosto dal famoso caso “Mathà” di Andriano. Eppure, purtroppo, molte organizzazioni continuano a tagliare le coperture assicurative, nonostante siano previste e sancite dalla legge.
Negli ultimi anni, persino i contributi statali sono stati capitalizzati per questo. In ogni caso, è importante porre rimedio a questa situazione per chi è in arretrato. Il Centro di Servizio per il Volontariato consiglia di informarsi bene a questo proposito e di far effettuare un controllo da un esperto dell’associazione.
Il CSV Alto Adige offre già questi servizi gratuitamente. La situazione è sempre più difficile per i rappresentanti legali delle associazioni, che devono assicurarsi di poter garantire una sorta di copertura, ad esempio tramite prestiti/garanzie o simili, soprattutto quando i contributi promessi vengono erogati dal settore pubblico con notevole ritardo e nel frattempo devono essere coperti i costi del personale o altre richieste.
Imm CSV-DZE “Le sfide del terzo settore”
https://we.tl/t-B2lIcd2j30
Intv Ulrich Seitz IT (mp4+mp3)
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Intv Ulrich Seitz DE (mp4+mp3)
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Intv Claudio Corrarati IT (mp4+mp3)
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Intv Johanna Ramoser DE (mp4+mp3)
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Intv Simone Buratti IT (mp4+mp3)
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Intv Simone Buratti DE (mp4+mp3)
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Intv Frida Lintner Reiter DE (mp4+mp3)
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